Io e te

di Niccolò Ammaniti

Recensione a cura della IV classe del Terzo liceo di Belgrado (Serbia)

Ambientazione storica

Il romanzo inizia e finisce il 12 gennaio 2010 ma gli eventi narrati si svolgono dieci anni prima, nel 2000, nell’arco di pochi giorni.

Ambientazione geografica

Il romanzo inizia e finisce a Cividale del Friuli, ma la maggior parte della narrazione si svolge a Roma. Nella prima parte del romanzo prevale la descrizione degli ambienti esterni., poi la narrazione si sposta all’interno della cantina del palazzo dove abita Lorenzo.

Personaggi principali

Lorenzo Cuni ha quattordici anni, è più alto dei suoi coetanei, ha capelli castani, occhi verdi e  pelle chiara. Egli possiede un carattere insicuro e introverso, che lo spinge a isolarsi e a evitare il confronto con gli altri ragazzi della sua età.

Olivia Cuni è la sorellastra ventitreenne di Lorenzo, nata dal primo matrimonio del padre. È una ragazza  alta e formosa, con i capelli biondi e ricci. Il dolore dovuto al difficile rapporto con la figura paterna e le scelte di vita sbagliate l’hanno portata ad avere una vita disordinata.  Il suo comportamento arrogante e il carattere scontroso nascondono la sua fragilità interiore.

Principali temi trattati

Il tema della difficile adolescenza di Lorenzo che si isola da tutti insieme al tema della disordinata crescita della sorella Olivia vengono affrontati con realismo dall’autore. Egli approfondisce la psicologia dei due giovani e fa vedere le loro fragilità e la loro sofferenza di vivere. Ammaniti mostra che il sostegno e l’amore reciproco sono il mezzo per superare le difficoltà della vita. Questo è un romanzo di formazione, perché mostra la crescita evolutiva dei due personaggi.

Breve riassunto del libro

Lorenzo ha 24 anni e il 12 gennaio 2010 riconosce, all’obitorio di Cividale del Friuli, stesa su un tavolo e coperta da un lenzuolo bianco, la sorellastra Olivia, morta il 9 gennaio 2010 per overdose nel bar della stazione di Cividale, all’età di trentatré anni.

Lorenzo è giunto lì per il riconoscimento della sorella, la quale aveva in tasca il suo numero di telefono. Egli ha in mano un biglietto che Oliva gli aveva scritto 10 anni prima, chiedendogli di rivederlo e dove lo ringraziava per averla aiutata, cioè per averle dato ospitalità e sostegno nei giorni in cui lei cercava di liberarsi dai problemi dalla tossicodipendenza.

Dieci anni prima, infatti, i due fratelli, dopo aver trascorso qualche giorno nascosti nella cantina di casa di Lorenzo a Roma, si salutano con affetto: Olivia pensa di andare a Bali da un possibile fidanzato, Lorenzo sta per tornare nella sua lussuosa casa, dopo quei giorni trascorsi in cantina, di nascosto dai genitori che invece lo credevano in montagna, a Cortina, ospite nella casa di Alessia, una ricca compagna di scuola, la quale in realtà non lo aveva mai invitato.

La sorella, che era disperata, senza soldi né casa, giunge nella cantina per necessità, proprio nel momento in cui vi è Lorenzo. In quei pochi giorni i due imparano a conoscersi e a capirsi. Sono entrambi disperati: lui fino a quel momento aveva avuto paura di vivere e si era sempre nascosto in cerca di solitudine. Poi però, con la sorella vicino, diventa più forte e coraggioso. La ragazza si dispera perché non sente l’affetto del padre, il quale, dopo la separazione dalla madre, non l’ha più cercata. Olivia però trova l’affetto di Lorenzo che le dà la forza di pensare a una vita futura lontano dalla droga.

Analisi stilistica

Il romanzo è breve, ma la trama è costruita attentamente. I personaggi e gli ambienti sono descritti con abilità e l’autore affronta argomenti che vanno dal delicato al tragicomico con toni a volte ironici e a volte drammatici. Il linguaggio è semplice perché è adeguato alla condizione socio-culturale dei personaggi. Ammaniti ha uno stile  semplice e discorsivo, le descrizioni sono molte e precise. La narrazione si svolge in prima persona ed è piena di monologhi interiori e dialoghi fra i personaggi.

Giudizio personale

È un libro che consiglierei ai giovani ed anche agli adulti, perché ci fa capire che solo la fiducia in noi stessi può aiutarci e darci la forza di lottare e ci dice anche che ci vuole il coraggio di chiedere aiuto quando ci si sente soli e disperati. Inoltre invita gli adulti ad ascoltare, capire ed aiutare chi soffre.

Niccolò Ammaniti, Io e te, Einaudi, 2010