La città dei topi

di Bernard Friot

Recensione a cura di Raffaele Mina Gaiao e Andrea Nastasi della classe IV primaria, Lycée International di Saint Germain en Laye, Francia.

Oggi vi vogliamo dare uno spunto sul libro La città dei topi che abbiamo letto più o meno due mesi fa, ad ottobre. Ce l’ha assegnato la maestra per prepararci all’incontro on line con l’autore Guido Quarzo e all’inizio non volevamo leggerlo (perché era pur sempre un compito), ma poi, quando l’abbiamo fatto, ci siamo divertiti molto e ci è piaciuto perché si tratta di una bella storia…

Perciò ora siamo felici di presentarvelo.

La storia inizia con l’immagine dei topi che arrivano in una città, di nome Malaerba, creando scompiglio. Per questo motivo tre abitanti del villaggio, Tonio, Giovanni e Don Gaspare (un prete), vanno alla ricerca di qualcuno che li possa aiutare. Durante il loro cammino i tre uomini si raccontano storie con molti colpi di scena e sempre nuovi personaggi.

Consigliamo questo libro perché le storie raccontate dai narratori sono divertentissime e non ci annoiavamo mai a leggerle. l tratti del libro che ci sono piaciuti di più sono stato quello in cui l’oste del ristorante si arrabbia con i protagonisti per il maiale, quello in cui il cantante Spaccanoci perde la sua bellissima voce mangiando una noce non sbucciata e quello del diavolo che vive dentro il corpo di un asino.

Il libro è da leggere e ci sembra adatto ad una fascia di età tra i 6 e i 13 anni.

Guido Quarzo, La città dei topi, Piemme, 2017