La linea del traguardo

di Paola Zannoner

Recensione a cura di Mathilde, classe II media – Lycée International di Saint Germain en Laye (Francia)

Questa storia racconta la tragica ferita di Leo, un ragazzo di 14 anni che ha una sola e unica passione: il calcio. Leo è un atleta forte e coraggioso, dai riccioli scuri e dagli occhi chiari il cui padre lo ha guidato sulla via del calcio fin dalla più giovane età. Ma una sera, mentre rientra da scuola con la moto, ha un incidente stradale e diventa paraplegico. In seguito a questo fatto, Leo ha l’impressione di non contare più niente sia per il padre che per la madre, gli sembra di essere un pupazzo che tutti guardano con pietà. Non parla più con nessuno, respinge tutto e tutti… tranne Viola, l’unica abbastanza cocciuta per rimanergli accanto. Leo deve ricominciare tutto da capo per poter ricostruire, giorno dopo giorno, la sua vita da atleta. Con Viola si allena facendo costantemente esercizio e, anche se non ritrova più l’uso delle gambe raggiunge però il proprio traguardo, la gioia che è la chiave della vita.

Questo libro mi è piaciuto molto perché illustra le tristi verità e le tragedie che possono capitare a chiunque nella vita. Fa inoltre capire che alcune azioni che compiamo quotidianamente e che possono sembrarci banali, per alcune persone non lo sono, ma è complicato o anche impossibile farle. Dimostra che, con una sola caduta si può perdere tutto, non solo gli amici ma anche le passioni. Tuttavia il libro insegna che ci si può sempre rialzare per inseguire i propri sogni anche se ci sono molte difficoltà da affrontare.

Paola Zannoner, La linea del traguardo, Mondadori 2009