La meravigliosa macchina di Pietro Corvo

di Guido Quarzo

Recensione a cura dei bambini della classe V primaria, Lycée International di Saint Germain en Laye, Francia

Il libro “La meravigliosa macchina di Pietro Corvo” ci è stato assegnato come lettura durante le vacanze di Ognissanti per conoscere meglio le opere dell’autore Guido Quarzo che incontreremo online nel corso dell’anno scolastico.

Siamo nel Settecento. Il racconto inizia presentandoci un ragazzo orfano, apprendista presso un orologiaio, Pietro Calvo. L’artigiano, estremamente brutto ma gentile, prova un amore non corrisposto verso la figlia del Marchese di Moncalvo, Irina, donna tanto affascinante quanto meschina. È l’inizio di un’ossessione che porta Pietro a creare una donna meccanica simile alla sua amata…

Si tratta di una storia di amicizia, ma anche di un percorso di formazione che porterà i personaggi a cambiare nel tempo.

Secondo noi l’idea di fondo è interessante. Il romanzo intreccia in modo mirabile storia e invenzione, riuscendo nell’intento di amalgamare entrambi. Risulta scorrevole nella lettura e appassionante perché non prevedibile nel dipanarsi degli eventi.

La storia in diversi punti risulta però eccessivamente carica di colpi di scena. Ladri, laboratorio segreto, donna meccanica, la storia tra Giacomo e Dolcetta si succedono (non in quest’ordine) con un ritmo incalzante, senza entrare a pieno titolo nel racconto e rimanendo come accennati. Sono presenti inoltre troppi dialoghi. L’epilogo, infine, con un improvviso salto temporale, ci è sembrato un artificio letterario un po’ azzardato.

Nonostante questi aspetti, tutti noi siamo d’accordo che il libro è da leggere assolutamente. Perciò ve lo consigliamo, in particolare per i ragazzi nella fascia di età dai 10 anni in poi.

Guido Quarzo, La meravigliosa macchina di Pietro Corvo, Salani Editori, 2013